Alla fine della Grande Guerra del 1915-18, in piazza San Giovanni fu eretto un monumento a ricordo dei caduti noceresi. Nel 1935, il 4 novembre, fu inaugurato e benedetto a Nocera il nuovo Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale.
Di lato al monumento fu posto un cannone regalato della “Direzione Provinciale di Artiglieria” (si tratta dello stesso che resiste ancora oggi e che da poco è stato spostato in altro luogo).
Dapprima, nella Chiesa di San Giovanni Battista, don Francesco Pontieri, assistito dai parroci Sposato e Angotti, celebrò una messa parata in suffragio dell'anima delle vittime con un “discorso forbito” del parroco Angotti. Intervennero tutte le autorità ecclesiastiche civili, militari, fasciste, di tutto il popolo e dei parenti dei caduti. Poi tutti si recarono davanti al monumento, dove don Francesco procedette alla benedizione. Si tennero, subito dopo, alcuni discorsi patriottici. Gli oratori furono il commissario prefettizio Pasquale Odoardi, il segretario politico del “Partito Fascista” avv. Alberto Mauri, il vice pretore avv. Renato Maruca e il presidente della “Sezione Combattenti” Eugenio Maruca. “Hanno parlato tutti bene ed acclamati”, appuntò compiaciuto don Francesco.
Il monumento inaugurato nel 1935, poi, fu abbattuto nel 1952.
Nel 1953, con sindaco Mario De Grazia, fu ultimato dall’Amministrazione Comunale un nuovo Monumento ai Caduti della Prima e Seconda Guerra Mondiale con l’abbattimento di quello costruito nel 1936.
Il vecchio Monumento ai Caduti era costituito, come detto, da una semplice colonna. Il nuovo era tutto rivestito di marmo bianco, con i nomi dei defunti delle ultime guerre.
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L’inugurazione del nuovo Monumento ai Caduti nel 1953 |
L'inaugurazione fu preceduta da una solenne cerimonia, con una grande partecipazione di folla e con l'attesa presenza di un picchetto di Carabinieri in alta uniforme. Un trombettiere suonò il silenzio fuori ordinanza. Non mancò qualche lacrima, soprattutto quando il sindaco appuntò la medaglia d’argento sul petto della vedova Spizzirri.
Ideatore della nuova costruzione ed esecutore dei lavori fu l’impresario edile Vincenzino Corica, proveniente da Polistena e sposato con una nocerese (dalla quale ebbe una sola figlia, oggi trasferita a Roma).
Il monumento, poi, fu a sua volta abbattuto in occasione della costruzione della nuova piazza nel 1993 sotto l’Amministrazione del sindaco Giovambattista Macchione. Tra le tante avventate iniziative che nel tempo, un po’ alla volta, hanno cambiato il volto di Nocera, non sfugge quella giunta negli Anni “90 dell’abbattimento del Monumento ai Caduti eretto nel 1953 e la sua sostituzione con uno nuovo in una nuova piazza. Per rifare il tutto giunsero per la progettazione architetti di Bologna. Le aspettative erano tantissime e la propaganda pure. Mesi di lavori e la piazza chiusa trasformata in un cantiere. Poi, ecco la nova opera d’arte. Ne era uscita fuori, in pratica, semplicemente una nuova pavimentazione al posto del catrame e come nuovo monumento un semplice obelisco rachitico con sopra riportati i nomi dei Caduti.
Quest’ultimo fu decentrato rispetto al precedente lasciando alla vista nessun particolar panorama, anzi, dando visibilità a qualche rudere per fortuna fino ad allora involontariamente nascosto dal buon vecchio monumento che, in posizione centrale, attirava su di sé lo sguardo distraendolo da altre poco soddisfacenti (per l’occhio) vedute panoramiche.
La gente tutta ne rimase delusa, compreso qualche amministratore. Anche perché sicuramente il precedente non era una grande opera architettonica ma pur sempre dava l’impressione visiva del monumento classico. Inoltre, anche se per un periodo breve, costituiva una sorta di memoria collettiva, avendo raccolto alla sua ombra fatti e persone, aneddoti e serate d’estate. Tutto con un colpo di spugna cancellato all’improvviso. Per fare un’opera come la neonata, infine, non si vide plausibile il ricorso ad “intellighenzia” bolognese: bastava rivolgersi a un semplice muratore nocerese come ai tempi di don Francesco Pontieri. Questi i commenti.
Nel 2014 il monumento fu nuovamente ricostruito ad opera dell'Amministrazione guidata dall'allora sindaco Rino Rocca.
Il nuovo monumento è stato riposto in posizione centrale e ricorda le forme del monumento degli anni 30, sulle lastre di marmo che ricoprono il basamento sono stati nuovamente incisi i nomi dei caduti delle due guerre mondiali ed è stato omaggiato il vecchio monumento degli anni '50, in cima alla colonna è stata invece posta la vecchia aquila che campeggiava sui vecchi documenti fin dagli anni 30.
Tratto da "NOCERA TERINESE Storia e Storie" Vol. 3 e 4 di Adriano Macchione (Ma.Per. Editrice)
Alcune foto sono tratte dal profilo Facebook di Domenico Bruni
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