II 4 novembre 1918 aveva termine il 1° conflitto mondiale - la Grande Guerra - un evento che ha segnato in modo profondo e indelebile l'inizio del '90​0 e che ha determinato radicali mutamenti politici e sociali. La data, che celebra la fine vittoriosa della guerra, commemora la firma dell'armistizio siglato a Villa Giusti​ (Padova) con l'Impero austro-ungarico ed è divenuta la giornata dedicata alle Forze Armate.

In questa giornata si ricordano, in special modo, tutti coloro che, anche giovanissimi, hanno sacrificato il bene supremo della vita per un ideale di Patria e di attaccamento al dovere.

Molti soldati noceresi partiti per la guerra, devoti a San Giovanni Battista, sul fronte fecero una questua per la chiesa del patrono. La somma fu raccolta e inviata a Nocera per l’acquisto di un oggetto sacro.
La prima somma fu mandata
dal caporale Giovanni Sirianni fu Giacomo. Constava di 108 lire e giunse il 25 agosto. La seconda somma, 60 lire, fu mandata dal soldato Mancini Ferdinando, giunse il 1° ottobre ed era costituita da 168 lire.
Don FranIl primo monumento ai caduti della Grande Guerracesco Pontieri, parroco dell'epoca, siccome in chiesa si avvertiva la necessità di un armonium in quanto non si trovava più una persona capace di suonare l’organo grande, pensò allora di comperarlo con i soldi mandati dai soldati. Esso fu ordinato alla fabbrica dei “Fratelli Agio” di Torino.
Con tutte le altre spese di ferrovia, di trasporto e per una cassa in legno di qualità per non avere danni durante il trasporto, costò 308 lire.
La differenza con quanto mandato dai soldati, era di 140,10 lire e fu pagata dalla Procura di San Giovanni. L’armonium giunse a Nocera il 22 novembre del 1915.
Dal fronte, però, erano in arrivo altre somme.
Il 15 dicembre furono mandate dal soldato Fedele Francesco Vaccaro Prospero, per mezzo di sua moglie, 30 lire da aggiungere alla questua dei soldati in guerra.
Altre 11 lire furono raccolte dal caporale Giovanni Posa e versate l'8 febbraio 1915.

Anche Nocera pagò il suo forte tributo di sangue, sul fronte morirono ottanta soldati noceraesi, in loro ricordo fu poi eretto un monumento in Pazza San Giovanni, una colonna su base quadrata in cemento.

 CADUTI GUERRA 1915-18

Cobelli Alfonso, Sotto Ten. medaglia di bronzo
Mendicino Giovanni Cap. Magg.
Niccoli Saverio, Cap.
Aragona Gaspare
Aragona Antonio
Cardamone Antonio
Cardamone Pietro
Cario Tommaso
Carpino Francesco
Chieffa Giuseppe
Ciciarello Saverio
Curcio Andrea
Curcio Gennaro
Curcio Leopoldo
Curcio Marco
Curcio Michelangelo
Damiano Michele
Esposito Giuseppe
Ferlaino Alfonso
Ferlaino Gioacchino
Gallo Giovanni
Gigliotti Eugenio
Grandinetti Giuseppe
Guido Giuseppe
Ianni Nicola
Isabella Giovanni
La Rosa Vittorio
Macchione Cesare
Macchione Vincenzo
Maione Francesco
Maione Giuseppe
Mancini Felice
Marasco Antonio
Marasco Giovanni
Mastroianni Angelo
Mastroianni Antonio
Mastroianni Domenico
Mastroianni Gennaro
Mastroianni Pasquale
Mastroianni Saverio
Mauri Giovanni
Mendicino Carmine
Mendicino Cesare
Mendicino Francesco
Mendicino Giovanni
Mendicino Giuseppe
Mendicino Vincenzo
Mercurio Francesco
Mercurio Pasquale
Motta Bruno
Motta Gregorio
Motta Salvatore
Odoardi Odoardo
Pontieri Antonio
Pontieri Francesco
Pulice Antonio
Rizzo Antonio
Rizzo Francesco
Rocchino Antonio
Russo Giuseppe
Sauro Gennaro
Santangelo Giuseppe
Silvano Fortunato
Scalzo Giovanni
Trunzo Ferdinando
Sirianni Giuseppe
Trunzo Tommaso
Trunzo Nicola
Vaccaro Daniele
Vaccaro Giuseppe
Vaccaro Antonio
Vaccaro Rosario
Vaccaro Francesco
Vaccaro Marco
Vaccaro Saverio
Valentino Francesco
Valentino Saverio

 

 

Le informazioni storiche sono tratte da "NOCERA TERINESE Storia e Storie" Vol. 3 - Dal 1700 alla guerra 1915-18 di Adriano Macchione (ed. Ma.Per.)