“Roberti de Summa” è il personaggio più antico del quale resta memoria in una documentazione inerente Nocera, siamo alla metà del XIV secolo.
In un diploma della “serenissima Regina Giovanna I”, che si conserva nell’Archivio della R. Zecca presso l’Archivio di Stato di Napoli, è riportato il confine tra il territorio di Amantea e Nocera: esso, “…per flumen Turbulis, vadit ad arenam quondam Roberti de Summa e discendit per vallonem Siccu, usque ad lapidem “Hominis Mortui”, quae est in maritima fluminis Sabuti”. La traduzione è la seguente: “per il fiume Torbido, va all’arena una volta di Roberto di Somma e discende per il vallone Secco, fino alla lapide degli “Uomini Morti”, che è nella marina del fiume Savuto”.
Risulta molto interessante, in questo documento, il ricordo di una lapide detta degli “Uomini Morti” posta nella marina del Savuto. Oggi, naturalmente, non esiste più. Ma di cosa si trattava di preciso? Di una lapide che ricordava una necropoli risalente ai tempi di Terina, un luogo di sepoltura più recente oppure una lapide che magari ricordava il luogo dove molti uomini persero la vita per una battaglia?
Per quanto riguarda “Roberti de Summa” siamo davanti al personaggio più antico del quale resta memoria in una documentazione inerente Nocera. Per come si può intuire dal testo, si trattava di un ricco possidente, proprietario in questo caso di un’arena, ossia di un sito sabbioso (in dialetto “rinacchiu”), nei pressi del Savuto. La famiglia con il cognome De Summa è ancora esistente. Non molto lontano da Nocera la si può riscontrare a Curinga.
Giovanna I d'Angiò o Giovanna I di Napoli (Napoli, 1327 circa – Muro Lucano, 12 maggio 1382), figlia di Carlo, duca di Calabria, e della duchessa Maria di Valois, fu regina di Napoli, dal 1343 al 1381, anno in cui fu deposta dal cugino Carlo d'Angiò-Durazzo, il quale salirà al trono di Napoli con il nome di Carlo III e un anno dopo la farà assassinare nella fortezza di Muro Lucano, ove era rinchiusa.
Durante il suo lungo regno, Giovanna I fu anche contessa di Provenza e di Forcalquier, dal 1343, principessa d'Acaia, dal 1373 o 1375, e regina titolare di Gerusalemme e di Sicilia, reclamando i rispettivi troni.
Le informazioni storiche sono tratte da "NOCERA TERINESE Storia e Storie" di Adriano Macchione (ed. Ma.Per.)