Il primo personaggio di Nocera nelle cronache
“Roberti de Summa” è il personaggio più antico del quale resta memoria in una documentazione inerente Nocera, siamo alla metà del XIV secolo.
“Roberti de Summa” è il personaggio più antico del quale resta memoria in una documentazione inerente Nocera, siamo alla metà del XIV secolo.
Costruito sui resti di un antico fortilizio (un “castello” stante la denominazione ancora oggi della zona sottostante), nel 1581 i resti vennero donati dalla nobile famiglia Ventura ed iniziarono i lavori di costruzioni del convento dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, fu punto di passaggio o di soste temporanee. Era, generalmente, a numero fisso, secondo le regole canoniche e dell’ordine.
Nel 1862 giunse per la storia del paese un fatto molto importante. Il Governo impose alle quattro “Nocera” disseminate per l’Italia, di assumere denominazioni diverse per distinguersi tra di loro.
Nel prosieguo della sua storia, per la cooperativa "La Proletaria" ci fu sempre da lottare. Negli anni immediatamente successivi, infatti, sul piano legale seguì una serie infinita di vertenze tra la proprietà dei terreni che voleva riprenderseli e la cooperativa che non voleva lasciarli.
Nel prosieguo della storia della classe contadina nocerese, come già detto, per la "Proletaria" ci fu sempre da soffrire.
Le lotte appena concluse avevano portato una pace solo fittizia. Negli anni immediatamente successivi, infatti, sul piano legale seguì una serie infinita di vertenze tra essa, i De Luca e altri proprietari per i più svariati motivi.
Nel 1950, il 1° marzo, a distanza di quattro anni dall’occupazione delle Macchie, Nocera fu di nuovo teatro di una protesta dei ceti contadini.
A questi, ancora una volta, si affiancarono cittadini di altre classe lavorative, come, per esempio, operai, commercianti, artigiani. La partecipazione, stavolta, fu in gran massa. Segno che i tempi stavano cambiando, che il malcontento era forte, che i “padroni” facevano meno paura.