La notte tra il 7 e l'8 settembre 1905 alle ore 1:43 si abbatté sulla Calabria un violento terremoto. Durò cinquanta secondi, ma, con scosse più leggere, si ripeté per sei mesi consecutivi.
Le case di Nocera furono quasi tutte lesionate. I danni più gravi si registrarono, al rione Motta, più precisamente alla Rupe, in prossimità del fiume Grande, e in piazza, dove molte case si resero inabitabili e qualcuna crollò parzialmente. Tra i crolli parziali, quelli dei palazzi Amendola e Procida.
Le chiese furono tutte lesionate in maniera abbastanza grave eccetto quella di San Martino e il Convento che furono lesionate in maniera lieve.