Dopo la raggiunta Unità d’Italia, per la popolazione meridionale non si registrò alcun miglioramento di vita. Leggi molto fiscali, disoccupazione, emigrazioni, tasse in aumento, il costo della vita sempre maggiore, queste le amare risultanze che via via si materializzavano davanti alla classe degli oppressi.
In questa situazione, presero pian piano forma le prime lotte, in ogni dove, contro i vari latifondisti. Così anche a Nocera, dove all’inizio del 1900 quasi tutto il territorio era diviso tra sei grossi proprietari.
A memoria d’uomo, le prime forme di lotte in paese si manifestarono nel 1907, quando una nuova coscienza politica si vivificò in seno al proletariato.
In quell’anno, Michele Manfredi - Gigliotti, giovane laureato, tra l’altro di classe agiata, animato da nobili sentimenti, si mise a capo del gruppo dei contadini del paese e costituì una “Lega Agricola fra i lavoratori della terra di Nocera Terinese”, della quale divenne, all’unanimità, il Direttore. Il movimento si fornì anche di uno Statuto - Regolamento che fu stampato nel 1907 a Nicastro presso la Tipografia Bevilacqua. Era un opuscoletto di 16 pagine formato 12x10 circa, che ancora oggi si conserva. Conteneva lo "Statuto della Federazione Nazionale fra i lavoratori della terra", approvato al II Congresso Nazionale del 7, 8, 9 aprile 1906 di Bologna, dove aveva sede la Federazione. Questa aveva anche un giornale che fungeva da organo ufficiale, "La Squilla", redatto e stampato nella stessa città.
Oltre a quello nazionale, l'opuscolo conteneva anche lo Statuto - Regolamento della “Lega Agricola” di Nocera.

L’intento della “Lega Agricola” era quello di protestare per le misere condizioni in cui versava la classe contadina, che costituiva, tra l’altro, la stragrande maggioranza della popolazione, circa l’80%. Protestare, ma senza cadere nella minima tentazione di far sfociar la protesta in violenza. Sia per l’indole pacifica della popolazione di Nocera, sia perché l’intenzione era quella di attirare l’attenzione del potere centrale, che sembrava interessato ai problemi delle classi subalterne, senza inimicarselo con manifestazioni violente.

Il socio, per come riporta lo Statuto - Regolamento, era tenuto al pagamento di una quota sociale di cent. 50 al mese, più una tassa d’entrata di L. 2.
Le somme incassate erano versate su un conto della Cassa di Risparmio. Il cassiere era autorizzato a tenere per le spese giornaliere sino a L. 10 al mese.
Il 30 aprile 1908 la Lega Agricola di Nocera partecipò al Convegno Provinciale Operaio organizzato dalla Camera del Lavoro e che si svolse a Catanzaro, unica presenza che risulta.

Al terzo convegno, svoltosi a Nicastro il 19-20 settembre dello stesso anno, furono presenti varie organizzazioni del circondario, le associazioni operaie di Pianopoli, Maida, Gizzeria, San Pietro Apostolo, Martirano.
Al quarto e al quinto, svoltisi rispettivamente il 18-20 settembre 1911 (a Siderno Marina) e il 20-23 settembre 1913, fu presente la Società Operaia di Mutuo Soccorso “Principe di Piemonte” di San Mango d’Aquino.

Della “Lega dei contadini di Nocera Terinese” parlò il 14 maggio 1908 anche il giornale “l’Operaio”, n. 2, anno XVII.

Nel 1909, a opera sempre dell’instancabile Michele Manfredi - Gigliotti, nacque la “Società Cooperativa Agricola Risorgimento”. Anche di essa si conserva lo Statuto - Regolamento, riportato ancora una volta in un opuscoletto di 36 pagine formato 12x10 circa, stampato nel 1909 a Nicastro presso la Tipografia Bevilacqua,  che ancora oggi si conserva.
L’atto costitutivo porta la data del 10 gennaio 1909. Fu redatto nel locale dello studio del notaio Vincenzo Cobelli fu Alfonso sito in Via Piazza n. 1. Fu riconosciuta dal tribunale di Nicastro con decisione del 29 aprile 1909.
Il patrimonio sociale fu costituito dalle quote degli iscritti, ognuna di L. 20.

Erano presenti alla stipula in qualità di testimoni:
Federico Cavaliere fu Vincenzo, pittore e Pietro Mancini fu Pasquale, muratore.
Questi i firmatari dell’atto (in tutto in numero di 20):

Ambrosio Nicola di Michele
Ferrari Francesco fu Giuseppe
Mendicino Gaspare di Gregorio
Mendicino Carmine di Gregorio
Guido Giuseppe fu Rosario
Stella Gaetano fu Antonio
Manfredi Domenico fu Giuseppe
Ferlaino Luigi fu Giovanni
Rocca Rosario fu Pietro
Vaccaro Antonio fu Pasquale
Rocchino Michele di Pasquale
Orlando Michele fu Fedele
Stella Francesco fu Giovanni
Mendicino Giovanni di Angelo
Rocca Antonio fu Michele
Rizzuti Felice fu Bruno
Motta Giovanni fu Fedele,
Ferlaino Nicola fu Gennaro
Mendicino Antonio di Angelo
Macchione Giuseppe fu Pietro
 

L'atto non fu sottoscritto, seppur condiviso davanti al Notaio, in quanto analfabeti, dai signori:

 
Guido Giuseppe
Stella Gaetano
Ferlaino Luigi
Rocca Rosario
Vaccaro Antonio
Rocchino Michele
Orlando Michele
Mendicino Giovanni
Ferlaino Nicola
Mendicino Antonio
Macchione Giuseppe
Rocca Antonio
 

Direttore e Cassiere fu nominato, naturalmente, Michele Manfredi - Gigliotti, già fondatore e Direttore della “Lega Agricola”.

Queste le altre cariche:

 
Consiglieri Amministratori:
Bruni Antonio fu Federico
Ambrosio Nicola di Michele
Motta Giovanni fu Fedele
Ferrari Francesco fu Giuseppe
Rizzuti Felice fu Bruno

Probi Viri:
il Pretore in funzione a Nocera
Avv. Gaetano Niccoli
il Segret. Comunale Carmine Gerardi

Effettivi e Supplenti:
marchese De Luca Eugenio
dott Niccoli Saverio
 

Da notare che tra gli Effettivi e Supplenti fu inserito anche il nome del marchese De Luca, il proprietario per antonomasia del tempo, il “nemico” da combattere, che chiaramente non si poté tirare indietro davanti all’invito propostogli. Probabilmente con questo inserimento si voleva dimostrare che gli scopi prefissi non erano quelli di una battaglia “ad personam” né quello di fare azioni fuori dalla legalità, ma più semplicemente una battaglia politica alla luce del sole senza accanimenti e manovre oscure. E la volontà di trovare con lui un accordo.

Ciò è confermato, inoltre, dalla presenza del Pretore di Nocera, la cui figura sarebbe stata sempre presente tra i Probi Viri, chiunque fosse giunto in paese per ricoprire questa carica.

Michele Manfredi - Gigliotti, uomo molto attivo e di cultura, dopo questa prima grande iniziativa di indubbio valore storico, in seguito fu anche sindaco di Nocera nel 1912-13, Delegato della Croce Rossa Italiana, Commissario delle “Opere Federate Nazionali”, durante la guerra 1915-18 e Presidente del Patronato Scolastico dal 1920 al 1929.

 

Tratto da "NOCERA TERINESE Storia e Storie" Vol. 3 - Dal 1700 alla guerra 1915-18 di Adriano Macchione (ed. Ma.Per.)

 

 


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